Come in tutte le cose il tempo serve a migliorare le varie situazioni, infatti possiamo condividere con tutti voi che giunti alla seconda edizione del Trofeo Gran Sasso d’Italia tutto prende una forma nuova. Nel 2018 c’era un po’ di scetticismo da parte delle persone presenti sul territorio per poter capire che queste prove per cani da seguita su cinghiale categoria singolo e coppia svolte in terreno libero possono portare solo qualcosa di bello e di buono. Prima di tutto va scritto che il grande impegno messo da Massimo Di Benedetto, il suo entusiasmo e la sua volontà hanno coinvolto tutti quelli che sono intorno a lui e grazie alla collaborazione di tutti in questo 2019 il sorriso e la disponibilità sono cresciuti di parecchio.
Lo scenario ha sempre lo sfondo del Gran Sasso d’Italia, che è il massiccio montuoso più alto degli Appennini continentali, situato nell’Appennino centrale, interamente in Abruzzo, come parte della dorsale più orientale dell’Appennino abruzzese, al confine fra le province di L’Aquila, Teramo e Pescara. Nelle tre giornate di venerdi 22 sabato 23 e domenica 24 marzo si sono alternati diversi Giudici Enci: Mario Galletti, Roberto Pigliacelli, Elena Marcaletti, Gianni Turcatti e Gianfranco Ferrara. Nei tre giorni di prova si sono alternate batterie di singoli e di coppie e grazie ai bellissimi territori e un tempo tipicamente primaverile i segugi hanno potuto dare il meglio di se.
Accompagnatori: Biagio Magnarelli, Domenico Verdecchia, Sebastiano Cavacchioli, Bruno Di Silvestre, Adriano Bandiferri, Marco Di Benedetto.
L’articolo prosegue a pagina 18 del numero 60 di Cinghiale & Cani in edicola