Le proposte di modifica al decreto Asset scatenano discussioni sulla caccia in Italia
La Camera dei Deputati ha avviato la discussione sul ddl che mira a convertire il decreto Asset, portando in primo piano due importanti temi riguardanti la caccia in Italia: l’uso delle munizioni in piombo e i calendari venatori regionali.
Le modifiche proposte dal governo Meloni riguardano principalmente le restrizioni sull’uso di munizioni al piombo, che sono state oggetto di dibattito negli ultimi mesi. Se il ddl verrà approvato, l’uso di munizioni al piombo sarà vietato soltanto nelle zone umide elencate nell’elenco Ramsar e in alcune aree protette, come i Siti di Interesse Comunitario, le Zone di Protezione Speciale e le riserve naturali e oasi di protezione. Chiunque venga scoperto con munizioni al piombo mentre si dirige o torna dalla caccia in queste aree sarà soggetto a sanzioni amministrative pecuniarie, che vanno da 20 a 300 euro. Tuttavia, il cacciatore non sarà multato se può dimostrare che detiene tali munizioni per scopi diversi dalla caccia.
L’altra importante modifica riguarda i calendari venatori regionali. Nonostante iniziali proposte di semplificazione, il ddl mantiene l’obbligo di richiedere il parere dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale. Entrambi avranno un mese di tempo per esprimere il loro parere, e una volta trascorsi i 30 giorni, i pareri si considereranno acquisiti. Inoltre, rimane in vigore il riferimento all’arco temporale massimo previsto dalla legge, il che significa che in caso di preapertura della caccia, la stagione dovrà essere accorciata di un periodo equivalente.
La discussione si sposta ora alla Camera dei Deputati, dove verranno ulteriormente esaminati questi emendamenti.