Gestione: Conosciamo il cinghiale

Tratto dal libro “Cinghiale” di E. Gambioli e G. Maran

Per effettuare un valido prelievo è di fondamentale importanza conoscer bene il cinghiale. Più informazioni si hanno su questa specie, migliore sarà l’applicazione delle varie tecniche di abbattimento. Detta così potrebbe sembrare un’affermazione troppo generica o addirittura scontata per cui sarebbe forse più opportuno parlare di conoscenze minime che si dovrebbero avere.
Infatti sparare un colpo di carabina ad un cinghiale senza conoscere alla perfezione la disposizione dei principali organi sarebbe a dir poco approssimativo. Che dire poi del trattamento della spoglia, che necessariamente deve essere eseguito subito dopo l’abbattimento, se non si sa neppure dove mettere le mani? Come si potrebbero asportare l’apparato gastrointestinale e l’apparato urinario se non se ne conosce esattamente la disposizione nella cavità addominale? Pertanto la conoscenza, seppur minima, dell’anatomia del selvatico che intendiamo insidiare diventa indispensabile.

TERMINI DI ORIENTAMENTO
Per una più facile descrizione anatomica delle varie regioni, organi ed apparati è importante utilizzare precisi termini di orientamento. Il cinghiale è un animale con una simmetria bilaterale per cui è utile figurarsi che un piano longitudinale, mediano e verticale, lo divida in due metà equivalenti. Questo piano è definito piano sagittale mediale. Inoltre se si immagina l’animale racchiuso all’interno di un parallelepipedo si possono identificare i piani di riferimento e più precisamente: due laterali (destro e sinistro), uno superiore o dorsale, uno inferiore o ventrale, uno anteriore o craniale ed uno posteriore o caudale. Con il termine mediale si indicherà ciò che si trova maggiormente vicino al piano sagittale mediale. I piani perpendicolari a quello sagittale si definiscono piano trasversale e piano frontale.

L’articolo prosegue a pagina 34 del numero 69 di Cinghiale&Cani attualmente in edicola.