Dopo cinque anni siamo nuovamente a parlarvi dell’evento più discusso e più ambito dell’anno, l’Ulisse Union League, dove nelle prime due settimane di settembre a pochi giorni dall’apertura della caccia, i conduttori di mute a livello Italia si incontrano per cercare di assegnarsi il titolo di Campione dei Campioni. La storia e i presupposti per i quali è nata questa manifestazione ormai la conoscono tutti e non voglio annoiarvi con notizie scontate, scritte e riscritte.
Ogni anno però, gli organizzatori di questo evento cercano di creare nuove condizioni per non essere scontati, anche se ogni anno i conduttori con le loro squadre non sono sempre gli stessi e anche giusto dare un po’ di pepe a questi giorni di festa e di gara. Le difficoltà non sono poche, in quanto ottenere risultati importanti durante i vari campionati italiani che si svolgono durante la stagione delle prove di lavoro non è così semplice sia perché le condizioni non sempre lo permettono sia perché il concetto di muta non è più così diffuso. Se andiamo a vedere le prove in singolo i numeri sono decisamente alti, spesso non si trova posto mesi prima della prova, cosa che invece non accade per le mute, oggi mantenere una muta per le gare è molto impegnativo, sia dal punto di vista pratico che economico. Tanti usano gli stessi soggetti per andare a caccia e da una stagione all’altra può accadere che quel soggetto su cui avevi tanto puntato non c’è più perché perso durante una battuta di caccia al cinghiale, oppure la femmina che ti ha fatto la cucciolata non è tornata in forma e quindi devi pensare ad altro componente.
L’articolo prosegue a pagina 32 del numero 59 di Cinghale&Cani