La famiglia Cittadini, originaria di Grosseto, ma sempre stata nella zona di Castiglione della Pescaia, è molto conosciuta da quelle parti soprattutto perché la cinofilia e la caccia al cinghiale né fanno da padrone. Pensate che troviamo anche un accenno nel libro “Caccia grossa in Maremma” luoghi, cani, cinghiali e personaggi dell’autore Franco Rapezzi stampato nel 2014 dove si parla di Ottavio Cittadini detto “Il Bianco” fondatore della squadra che porta lo stesso nome ancora oggi dopo tanti anni di caccia al cinghiale con i suoi cani Nizzi e Aroldo. Si dice che il suo soprannome nascesse dal fatto che già da molto giovane aveva i capelli bianchi. Tra la metà degli anni 60 e gli anni 80 cominciano a formarsi le varie squadre di caccia al cinghiale, in quanto la quantità di animali cominciava a farsi sentire e c’era necessità di organizzare il territorio nei vari comuni per valutare il contenimento di questo ungulato. Nel 1950 nasce Fiorenzo Cittadini e nel 1955 nasce suo fratello Renzo, vista la poca differenza di età crescono entrambi con la tradizione della caccia ma maggiormente per la cinofilia osservando lo zio Ottavio. A quel tempo i cani erano dei meticci di paese che venivano utilizzati per la caccia la cinghiale, la zona di caccia è sempre rimasta la stessa nel comune di Castiglione della Pescaia nella zona di Val di Loro con circa 1300 ettari di territorio cacciabile. Negli anni è stata costruita la casa di caccia dove avviene tutt’ora il ritrovo prima di iniziare la battuta, terreno concesso dalla famiglia Barabino precisamente da Dario e Carlo, ma possiamo dire che i ricordi di Fiorenzo e di Renzo risalgono sin da bambini. Pensate che Renzo prese il suo primo porto d’armi non ancora maggiorenne, a 16 anni come la legge di allora permetteva con il permesso dei genitori, cosa che invece Fiorenzo attese di compiere i 18 anni.
L’articolo prosegue a pagina 36 del numero 66 di Cinghiale&Cani attualmente in edicola