Il bianco di cui si parla è il manto che prevale nei nostri segugi francesi Ariegeois di Mauro Greco e del gruppo di amici che ha saputo coltivare grazie anche alla presenza costante di suo figlio Riki.
Il rosso invece è il colore del vino che prende origine dalla città in cui siamo stati visitatori: il Barolo.
Il nome di Mauro non ci è sconosciuto, infatti oggi come allora si conferma la sua passione per gli Ariegeois, razza che non ha mai tradito nel tempo. La muta che è stata fotografata è la muta vincente formata da Doc, Blum, Hulk, Lisa, Linda, Rina, Alt ed Eto, tutti di età media tra i 4 e 5 anni. Si può dire vincente in quanto nel 2019 ha vinto il Campionato Italiano Fidasc, ha partecipato al Mare e Monti, tappa di Savona ed è arrivato in finale alla Fidasc anche nel 2018. La presenza e i risultati non mancano nel tempo, in quanto diverse volte e per diversi anni non sono mancati alla Coppa Europa dove sono stati assegnati anche 1 CAC, 1 Riserva di CAC, 1 CACIT e 1 Riserva di CACIT.
Gli stessi soggetti che arrivano alle prove di lavoro sono quelli che Mauro porta a caccia, la sua scelta sin dall’inizio è quella di avere la muta perché solo in questo modo lui riesce a vivere la caccia al cinghiale. La scelta di ogni soggetto viene fatta in modo accurato in modo che tutti insieme possono portare a casa dei risultati. In modo specifico Doc è un buon accostatore, Hulk è un cane completo come Blum con un affermato abbaio a fermo, Rina è un’inseguitrice.
L’articolo prosegue a pagina 42 del numero 71 di Cinghiale&Cani attualmente in edicola.