Sinalunga è un comune italiano di 14.568 abitanti della provincia di Siena in Toscana sorge sulle colline che separano la Val di Chiana dalla Valle dell’Ombrone, a 47 chilometri da Siena. Il territorio del comune è compreso tra i 243 e i 540 metri sul livello del mare, con un’escursione altimetrica complessiva pari a 297 metri. Sinalunga è divisa in 2 parti, Sinalunga Alta in alto e Pieve di Sinalunga in basso.
Sinalunga, documentato fino al 1864 quando, con Regio Decreto, venne modificato il precedente nome di Asinalonga, sulla cui origine sono state fatte varie ipotesi. La più attendibile pare quella che fa riferimento alla morfologia della zona, peraltro citata anche da E. Repetti nel Dizionario Geografico Fisico e Storico della Toscana, poiché, spesso, le caratteristiche di un luogo portano alla spiegazione del toponimo stesso (vedi ad esempio Vallelunga, Collelungo, Montealto, Collalto…ecc.). Ed infatti, proprio sul bordo occidentale della Valdichiana si può vedere una lunga insenatura (Sinus Longus) formata dal Torrente Foenna prima di uscire nella Val di Chiana stessa. In epoca romana, infatti, questa insenatura era sicuramente un ambiente palustre che rimase tale fino al Medio Evo quando, ad opera della Repubblica di Siena, vennero realizzati i primi argini a questo Torrente per far defluire più facilmente le acque verso la Valdichiana centrale.
Se da una parte Sinalunga divide la Val di Chiana dalla Valle dell’Ombrone la passione per la caccia al cinghiale ha
unito nel tempo la squadra “La Foresta” con la squadra “Lo Strillone”. Il denominatore comune è sempre stato Danilo Farnetani che con sua moglie Adelma gestiva la caccia al cinghiale di questa zona, Claudio Zurli che gli è sempre stato vicino divenne il nuovo caposquadra dopo la sua malattia e insieme ai componenti della squadra Lo Strillone
decise di creare un gruppo e andare a caccia tutti insieme.
L’articolo prosegue a pagina 9 del numero 66 di Cinghiale&Cani attualmente in edicola.