Un Cambio di Passo nel Confronto con la Peste Suina Africana: Riflessioni dal Convegno di Acqui Terme

Il convegno sulla Peste Suina Africana (PSA), tenutosi venerdì 17 novembre ad Acqui Terme, ha rappresentato un momento cruciale nel confronto con l’epidemia che colpisce sempre più il territorio italiano. L’evento, organizzato dalle Federazioni regionali Federcaccia di Piemonte, Lombardia e Liguria, ha visto la partecipazione del Presidente nazionale Massimo Buconi e dei vertici governativi coinvolti nella gestione della problematica.

Il Sottosegretario all’Agricoltura, sen. Patrizio La Pietra, e il Commissario Straordinario per la peste suina africana, dottor Vincenzo Caputo, sono stati i protagonisti attesi del convegno, offrendo risposte dettagliate alle domande dei cacciatori e dei rappresentanti istituzionali presenti. Tra le novità più significative, l’impegno del Sottosegretario La Pietra a implementare a livello governativo le proposte del Commissario Straordinario, in particolare riguardo all’ampliamento del periodo di caccia per le squadre di cinghialai e la chiarezza sulla pratica dell’autoconsumo per la carne cacciata in area PSA, garantendo nel contempo la sicurezza.

Le richieste dei cacciatori, che considerano la caccia come un servizio pubblico nel rispetto dell’etica venatoria, hanno ottenuto il riconoscimento da tutti i rappresentanti istituzionali presenti, evidenziando il ruolo cruciale della comunità venatoria nella lotta contro la PSA.

Nonostante i progressi, sono emersi punti critici e sfide nel perseguire un tasso significativo di depopolamento della specie cinghiale. Tra questi, problemi logistici come la mancanza di centri di controllo, il numero limitato di veterinari pubblici e l’applicazione eterogenea del piano di controllo su scala nazionale. Il Sottosegretario ha promesso un impegno per garantire un’applicazione più uniforme e superare gli ostacoli burocratici.

Il convegno ha riunito relatori direttamente coinvolti nella gestione della PSA, tra cui il Vice Presidente di Regione Piemonte Fabio Carosso, l’Assessore regionale piemontese all’agricoltura Marco Protopapa, e numerosi rappresentanti istituzionali e dirigenti delle Federazioni regionali. La partecipazione di cacciatori, rappresentanti di altre associazioni venatorie, e membri di Atc e Ca delle regioni coinvolte ha sottolineato l’unità nel fronteggiare la malattia.

L’impegno condiviso di affrontare, arrestare e possibilmente eradicare la PSA è emerso come la priorità principale, dimostrando la determinazione della comunità venatoria nell’assicurare la sicurezza e la sostenibilità delle attività venatorie.

in Siclia stop alla caccia. La Regione lavora per il nuovo calendario venatorio

La Regione Sicilia ha comunicato ufficialmente, attraverso un comunicato stampa, che in data 13 novembre, l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, ha firmato il decreto di sospensione del calendario venatorio 2023-24. Questa decisione è stata presa in risposta all’ordinanza emessa dal Consiglio di giustizia amministrativa il 10 novembre scorso.

L’assessore Sammartino ha voluto rassicurare la comunità dei cacciatori siciliani, dichiarando che nonostante la sospensione attuale, gli uffici regionali sono già al lavoro per avviare una nuova istruttoria. Tale procedura sarà finalizzata a valutare le eventuali conseguenze degli incendi che hanno interessato la regione nei mesi di luglio e agosto. L’obiettivo principale sarà verificare l’impatto di tali eventi sulla persistenza e sull’esistenza della fauna nei territori siciliani.

Una volta completate le necessarie verifiche, la Regione sarà pronta ad emanare un nuovo calendario venatorio, cercando di conciliare le esigenze della gestione faunistica con quelle della tutela dell’ambiente, considerando gli effetti degli incendi sulla fauna e sulle abitudini degli animali selvatici.

Questa decisione dimostra l’attenzione della Regione Sicilia nei confronti delle dinamiche ambientali e dell’importanza di una gestione responsabile della fauna selvatica, garantendo nel contempo la sicurezza e la sostenibilità dell’attività venatoria nella regione.

Manifesto FACE per le elezioni 2024 al Parlamento europeo

Qui di seguito il manifesto FACE per le elezioni 2024 al Parlamento europeo.
FACE è la Federazione Europea per la Caccia e la Conservazione.

Il prossimo Parlamento europeo sarà chiamato a contribuire al varo di politiche concrete a favore della biodiversità e delle comunità rurali.
I cacciatori europei sono da sempre la chiave per risolvere molti dei problemi legati all’ambiente e al declino delle specie, così come recentemente sostenuto da più di 360.000 firmatari della campagna di FACE #SignForHunting nel 2023

Leggi qui il manifesto

Nuove Misure di Contenimento della Peste Suina Africana in Basilicata

In Basilicata, una nuova ordinanza presidenziale è stata emessa in risposta alla diffusione della Peste suina africana (PSA), introducendo misure cruciali per proteggere la salute pubblica e l’economia della regione.

L’ordinanza presidenziale prevede una serie di azioni mirate:

Raccolta e Distruzione delle Carcasse: Un passo fondamentale è la raccolta e distruzione delle carcasse dei cinghiali, sia nelle operazioni di sorveglianza passiva che tra i cacciatori e i selecontrollori. Questa misura è essenziale per prevenire la diffusione del virus.

Sostegno Finanziario: La Regione Basilicata ha stanziato 250.000 euro per coprire completamente le spese relative alla distruzione delle carcasse, alleviando il peso finanziario sull’Azienda Sanitaria di Potenza.

Ricerca sul Territorio: Per migliorare ulteriormente il monitoraggio della PSA, è previsto un contributo economico per la ricerca delle carcasse di cinghiali.

L’obiettivo principale di queste misure è riportare il numero dei cinghiali entro limiti sostenibili, come stabilito nel piano di depopolamento. Il vicepresidente e assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, ha dichiarato che l’obiettivo è eradicare il virus della PSA senza impattare negativamente sulle attività commerciali, sul turismo, sullo sviluppo rurale e sull’intera filiera produttiva del settore.

Per garantire un’efficace implementazione delle misure, la regione sta lavorando in sinergia e ha costituito Gruppi Operativi Territoriali Provinciali con il compito di coordinare gli interventi per il depopolamento, la formazione degli operatori, la biosicurezza degli allevamenti e altro ancora.

La Basilicata sta adottando misure decisive per proteggere la regione dalla Peste suina africana. Queste azioni sono essenziali per preservare la salute pubblica e l’economia regionale. Il coordinamento e la collaborazione sono fondamentali per il successo di questi sforzi e per garantire un futuro più sicuro per Basilicata.

Rendicontazione del prelievo dello storno. Variati i termini in Toscana

Federcaccia Toscana segnala che la comunicazione degli storni abbattuti per chi utilizza il tesserino cartaceo da adesso in poi è diventata settimanale, in quanto sono stati superati i 10.000 capi rendicontati.

Ogni martedì alle ore 20.00 andranno rendicontati i capi abbattuti a partire dal mercoledì antecedente.

Gli adempimenti di cui sopra non sono dovuti dai cacciatori che utilizzano la APP tesserino venatorio TOSCACCIA, in quanto in questo caso la registrazione avviene in automatico sul portale regionale.

La federazione invita pertanto tutti i cacciatori che avessero bisogno di assistenza nella procedura di rendicontazione ad inviare ogni martedì il seguente modulo compilato alla mail fidc.toscana@fidc.it.

scarica il modulo

in Svizzera, una legge prevede l’abbattimento preventivo dei lupi

Il Parlamento ha dato il via libera al progetto di legge che consente l’abbattimento preventivo dei lupi in Svizzera. Questa misura autorizza l’uccisione dei predatori in caso di minaccia per l’allevamento o per la sicurezza umana.

I lupi in Svizzera potranno essere abbattuti preventivamente se rappresentano una minaccia per la sicurezza umana o provocano danni significativi all’agricoltura. Il Parlamento svizzero ha recentemente approvato un progetto di legge proposto dal Consiglio degli Stati, che autorizza l’abbattimento preventivo dei predatori.

La legislazione vigente consente l’abbattimento di un lupo solo in presenza di una minaccia grave o dopo che ha causato la morte di numerosi animali da reddito. Il nuovo progetto prevede, invece, che un lupo possa essere abbattuto se si avvicina in modo minaccioso a zone abitate o persone, o se le misure di protezione del bestiame risultano inefficaci, anche prima di eventuali attacchi agli animali al pascolo.

I cantoni, previa approvazione delle autorità federali, potranno autorizzare l’abbattimento dei lupi dal 1° settembre al 31 gennaio, a condizione che ciò non metta a rischio la sopravvivenza della specie.

Nonostante l’opposizione del fronte ambientalista, la maggioranza dei legislatori ha sostenuto questa revisione della legge sulla caccia.

Gare: la tradizione continua

Giunto alla sua seconda edizione, l’Associazione “I Fichi Mori di Bibbona” in collaborazione con la sezione di Livorno della Federcaccia ha organizzato una gara per cani da seguita su cinghiale categoria singolo.
La gara, come l’anno scorso si è svolta nel recinto “I Fichi di Bibbona” gestito dal comitato “I Fichi Mori” di circa 20-25 ettari dal 29 marzo al 30 aprile si sono svolte le qualificazioni, nei giorni 6-7-14-e 21 maggio le semifinali e il 28 maggio la finale.
Il coordinamento e l’organizzazione impeccabile è stata gestita da Giancarlo Falorni ed i suoi collaboratori che il giorno della finale ha tirato le somme di questa edizione.
La semifinale è stata giudicata da Roberto Bartolini, la finale da Fabrizio Galeazzi e Filippo Falaschi.

L’articolo è pubblicato a pagina 46 del numero 84 di Cinghiale&Cani attualmente in edicola.

Cacciatori con un Cuore d’Oro: Il Coordinamento Nazionale Cacciatrici Federcaccia e la Ricostruzione dell’Asilo di Cesena

L’Italia è un paese noto per la sua straordinaria bellezza naturale e la sua ricca tradizione di caccia. Ma dietro a queste attività, spesso ci sono persone con un grande cuore che dimostrano una profonda solidarietà verso la comunità e l’ambiente. Un esempio straordinario di ciò è il Coordinamento Nazionale Cacciatrici Federcaccia, che recentemente ha dimostrato il suo impegno verso il sociale in modo tangibile dopo un’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna.

Un Atto di Generosità dopo la Catastrofe
Il 4 maggio scorso, l’Emilia Romagna è stata colpita da una devastante alluvione, che ha causato distruzione e disagi nella regione. Tuttavia, in mezzo alla tragedia, il Coordinamento Nazionale Cacciatrici Federcaccia ha dimostrato il suo impegno verso la comunità, raccogliendo fondi non solo tra i cacciatori ma anche dalle sezioni locali della Federazione Italiana della Caccia e da gruppi di cacciatori locali. Questi fondi hanno reso possibile la ristrutturazione della scuola dell’infanzia e asilo nido IPPODROMO di Cesena.

La Rinascita di “La Buca” e del Giardino
Grazie ai fondi raccolti, è stato possibile riarredare “La Buca”, una stanza motoria con giochi morbidi pensati per i più piccoli, e il giardino, che era stato completamente distrutto dalla furia delle acque. Questo intervento non solo ha restituito un ambiente sicuro e confortevole ai bambini, ma ha anche ridato speranza a una comunità che aveva subito perdite significative.
Lo scorso venerdì 27 ottobre, in una cerimonia solenne alle ore 10, l’asilo ristrutturato è stato ufficialmente consegnato al Comune di Cesena. La cerimonia avrà la presenza del sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, e del presidente della provincia Forlì-Cesena, insieme all’assessore alla persona e alla famiglia, Carmelina Labruzzo. Il Coordinamento Nazionale Cacciatrici Federcaccia sarà rappresentato dalla responsabile Isabella Villa e dalla vice Paola Gobbi, che ha svolto un ruolo chiave nell’aiuto alle vittime dell’alluvione.

Una Targa per Ricordare
All’ingresso de “La Buca,” una targa commemorativa rimarrà come testimonianza dell’impegno del Coordinamento, della Federazione Italiana della Caccia e di tutti i cacciatori coinvolti nella realizzazione di questo progetto significativo. Questa targa ricorderà a tutti che quando la comunità ha bisogno, i cacciatori sono pronti ad aiutare.
Non è la prima volta che i cacciatori dimostrano il loro impegno verso chi ha bisogno e l’ambiente. Immediatamente dopo l’evento dell’4 maggio, il Coordinamento, in collaborazione con la Protezione Civile, ha fornito beni di prima necessità alle famiglie sfollate e ha supportato le operazioni di pulizia delle strade.
In conclusione, il Coordinamento Nazionale Cacciatrici Federcaccia ha dimostrato che la caccia può essere accompagnata da un forte senso di responsabilità sociale. Questa è un’ennesima dimostrazione dell’impegno dei cacciatori verso la comunità e l’ambiente, sottolineando che quando la solidarietà è richiesta, essi sono pronti a rispondere.

Campionati: le ULTIME tappe del Circuito Mari e Monti

“Il Mari e Monti” prosegue il suo cammino con la tappa di Torre Bormida, organizzata dalla Sips Cuneo Provincia Granda, in collaborazione con le locali squadre di caccia al cinghiale.
Il Memorial dott. Giamello e l’alta langa si confermano un’accoppiata molto interessante, alla presentazione della locandina la sips Cuneo Provincia Granda è stata subissata di richieste di iscrizioni da parte di concorrenti provenienti da tutta Italia.
In meno di tre giorni si sono completate ben 25 batterie e purtroppo per diversi appassionati non è stato possibile rientrare per la partecipazione, specialmente di sabato e di domenica, ben avendo a disposizione 9 esperti giudici.
Questa grande partecipazione va confermare quanto vocato sia il territorio per questo tipo di manifestazioni, di quanta sia la fiducia negli organizzatori, nei giudici, e soprattutto negli accompagnatori. Quest’ultimi competenti, direi quasi dei professionisti, sempre pronti a dispensare consigli e a mettere i concorrenti e i cani nelle migliori condizioni e soprattutto a mettere nelle condizioni ideali gli esperti giudici a svolgere il loro delicato compito.

L’articolo è pubblicato a pagina 30 del numero 84 di Cinghiale&Cani attualmente in edicola.

Campionati: una finale fuori continente

La finale del Campionato Italiano su cinghiale Arcicaccia categoria singolo, coppia e muta porta la bandiera sarda in quanto dopo 10 anni che veniva fatta in altre zone sabato 3 giugno ha visto l’isola riempirsi dei vari campioni regionali.
Una manifestazione svoltasi con giusto spirito di competizione e amicizia, su tre campi non facilissimi dove tutti gli ausiliari si sono potuti esprimere al meglio delle loro capacità, ma come in ogni competizione solo alcuni atleti salgono sul podio.
Si ricorda che le semifinali del singolo si sono svolte in Toscana a Suvereto (LI), per le coppie a Massa Marittima e per le mute sul Monte Peglia zona Orvieto.

L’articolo è pubblicato a pagina 14 del numero 84 di Cinghiale&Cani attualmente in edicola.