Rinnovo Appostamenti Fissi: La Regione Toscana Accoglie le Richieste di Arci Caccia

La Regione Toscana ha risposto positivamente alle richieste avanzate da Arci Caccia, consentendo il rinnovo annuale degli appostamenti fissi sia in modalità cartacea che attraverso il portale RT Caccia. In un’ottica di flessibilità e adattamento alle esigenze degli appassionati di caccia, la Regione ha annunciato un periodo transitorio che permetterà la presentazione delle istanze anche in modalità cartacea fino al 31 marzo 2024, offrendo così un’opzione aggiuntiva per il rinnovo.
La Regione Toscana, in seguito alle richieste avanzate da Arci Caccia, ha deliberato di consentire il rinnovo annuale degli appostamenti fissi sia tramite il tradizionale metodo cartaceo che attraverso il portale RT Caccia. Questa decisione riflette la volontà di adattare le pratiche burocratiche alle esigenze della comunità di cacciatori, garantendo al contempo una transizione graduale verso la modalità telematica.

Priorità alla Modalità Telematica
La Regione sottolinea che, a partire dal primo febbraio, l’istanza di rinnovo degli appostamenti fissi dovrebbe essere presentata prioritariamente in modalità telematica attraverso il portale RT Caccia. Questo approccio mira a semplificare le procedure e a ottimizzare l’efficienza amministrativa.

Periodo Transitorio per la Modalità Cartacea
Riconoscendo la necessità di una transizione graduale, la Regione Toscana ha istituito un periodo transitorio che consentirà la presentazione delle istanze di rinnovo degli appostamenti fissi anche in modalità cartacea. Questa opzione sarà valida fino al 31 marzo 2024, offrendo un’opportunità aggiuntiva per coloro che preferiscono mantenere la tradizionale modalità di presentazione delle richieste.

In allegato il provvedimento della Regione: Decisione_n.6_del_22-01-2024

Agonismo: Trofei Anlc Grosseto

Un fine settembre anomalo, temperatura da mare, un piacevole venticello accompagna il pomeriggio di sabato 30 tutta la premiazione della Libera Caccia di Grosseto, se si pensa all’anno scorso che dall’acqua che era venuta c’erano stati danni in tutta la Toscana.
Come sempre Marco Corridori con tutta la sua famiglia hanno sistemato il tavolo delle premiazioni con un sacco di coppe e targhe per tutti. I premi speciali non sono mancati perché loro pensano a tutti. In questo numero avremo il Trofeo Baglioni, per la prima volta il Gerfalco, il Trofeo Falchi, il Trofeo Villani e Domenichelli e il Memorial Cazziolato.
Alla premiazione erano presenti il Delegato Regionale Anlc, Valter Scotto, il Presidente Provinciale Anlc Grosseto Johnny Bizzarri, Giussano Valentini, Antonio Goretti, oltre a tutta la famiglia Corridori, i giudici che hanno giudicato le varie fasi.

L’articolo prosegue a pagina 26 del numero 85 di Cinghiale & Cani attualmente in edicola.

Sospensione Record del Calendario Venatorio 2023-2024: Il Tar del Veneto Accoglie la Richiesta della LAC

In una decisione senza precedenti, il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha prontamente sospeso la recentemente approvata rideterminazione del calendario venatorio 2023-2024, rispondendo alla richiesta cautelare avanzata dalla Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC). La delibera, emessa dalla Giunta, ha riaperto la caccia a partire dal 24 gennaio fino al 31 gennaio, limitando l’attività venatoria alle sole specie di alzavola, codone e germano reale. Tuttavia, il Tribunale ha concesso la sospensiva, senza analizzare le motivazioni della Giunta, riconoscendo la presenza del periculum in mora e adottando il principio di precauzione, in risposta ai pregiudizi prospettati dall’Associazione LAC.

Il Tar del Veneto ha adottato una decisione rapida e incisiva, sospendendo la rideterminazione del calendario venatorio e riaprendo la caccia solo per le specie di alzavola, codone e germano reale. La sospensiva è stata concessa sulla base del periculum in mora, evidenziando la necessità di agire con prudenza e considerando i pregiudizi prospettati dalla Lega per l’Abolizione della Caccia. Nonostante la mancata analisi delle motivazioni della Giunta, il Tribunale ha prioritariamente risposto alla richiesta di sospensione cautelare avanzata dalla LAC, ritenendo necessario un approfondimento sulle implicazioni della delibera.

Le Specifiche della Delibera
La delibera della Giunta che ha innescato questa rapida reazione del Tribunale ha stabilito la riapertura della caccia per un periodo limitato, dal 24 al 31 gennaio, concentrando l’attività venatoria sulle specie di alzavola, codone e germano reale. Tuttavia, la decisione del Tribunale ha introdotto un ulteriore dettaglio significativo: il carniere per la caccia al germano è stato limitato a soli tre capi per cacciatore. Questa limitazione mira a bilanciare l’attività venatoria con una maggiore attenzione alla gestione delle specie.

Il Principio di Precauzione e la Posizione della LAC
La decisione del Tribunale ha chiaramente sottolineato l’importanza del principio di precauzione nel prendere decisioni che potrebbero influenzare l’ecosistema e le specie selvatiche. La Lega per l’Abolizione della Caccia ha avanzato la richiesta cautelare, sostenendo che la delibera della Giunta avrebbe potuto comportare pregiudizi significativi per la fauna selvatica. Il Tribunale ha riconosciuto la validità di tali argomentazioni, enfatizzando la necessità di approfondire la questione prima di procedere con la rideterminazione del calendario venatorio.

La sospensione record della rideterminazione del calendario venatorio da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto riflette la delicatezza delle decisioni legate alla gestione della fauna selvatica. La decisione, in risposta alla richiesta cautelare della Lega per l’Abolizione della Caccia, pone in evidenza l’importanza del principio di precauzione nella tutela degli equilibri naturali. Ora, sarà interessante seguire gli sviluppi futuri e gli approfondimenti sulle motivazioni della Giunta, nel contesto di una gestione sostenibile della caccia e della fauna selvatica.

EOS 2024 a Verona Fiere

Saremo presenti a “EOS” 2014 a Verona Fiere. Venite a trovarci
www.eos-show.com

Proposta di Modifica alla Legge sulla Fauna Selvatica: iniziato l’iter in Parlamento

Avviato il processo legislativo nella XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati per la modifica della legge 157/1992 sulla fauna selvatica e la regolamentazione dell’attività venatoria su proposta dell’Onorevole Francesco Bruzzone. La proposta, presentata per la prima firma dall’Onorevole Bruzzone, mira a introdurre importanti modifiche per garantire la certezza del diritto nei calendari venatori, chiarire le questioni legate all’allevamento e all’uso dei richiami vivi, nonché semplificare le opzioni di caccia in un contesto di cambiamenti nella realtà venatoria italiana.

Le Principali Modifiche Proposte:
1. Certezza del Diritto nei Calendari Venatori:
La proposta si concentra sulla revisione delle procedure regionali per l’approvazione dei calendari venatori. Le regioni dovranno emanare leggi regionali di programmazione venatoria quinquennale, includendo il piano faunistico venatorio regionale e il calendario venatorio regionale. Ogni anno, per adattarsi alle esigenze delle specie, le regioni stabiliranno il calmiere stagionale massimo.

2. Orientamento Giurisprudenziale e Richiami Vivi:
Si propone l’inserimento nella legge 157 dell’orientamento della giurisprudenza sull’allevamento e l’utilizzo dei richiami vivi. Questo chiarirà la natura domestica degli allevamenti, esentandoli dalle regole dei richiami vivi di cattura e risolvendo contenziosi nelle regioni che utilizzano i richiami vivi per la caccia da appostamento.

3. Unificazione delle Opzioni di Caccia:
Dato il cambiamento nel numero di cacciatori nel corso degli anni, si propone di semplificare le forme di caccia e le tipologie di attività venatoria, considerando l’attuale numero di circa 500.000 cacciatori rispetto agli 1.800.000 del 1992.

4. Ungulati e Norme per la Caccia Moderna:
Le abilitazioni per la caccia agli ungulati saranno valide su tutto il territorio nazionale, superando i limiti provinciali o regionali. Si prevedono anche norme per adeguare la caccia agli ungulati alle moderne tecniche, inclusa l’utilizzo di ottiche.

Il Deputato Bruzzone sottolinea la necessità di una proposta di legge sostenibile, evitando l’eccessiva demagogia e propaganda elettorale. L’obiettivo è garantire ai cacciatori la certezza di agire in tranquillità, adattandosi alle esigenze attuali. Bruzzone ringrazia il presidente della commissione, il collega Mirco Carloni, per la fiducia nel nominarlo relatore della proposta, impegnandosi a portarla avanti fino all’approvazione per ottenere risultati concreti.

Edizioni Lucibello presente a EOS 2024 – Verona Fiere

Edizioni Lucibello sarà presente a EOS 2024 presso Verona Fiere dal 17 al 19 febbraio.
Eos-European outdoor show, la manifestazione fieristica della caccia e della pesca, delle armi, delle munizioni, del tiro, della nautica e dell’outdoor, che prenderà il via il 17 febbraio fino al 19 a Veronafiere, sempre in decisa crescita, sia per quanto riguarda i produttori italiani sia i distributori di marchi internazionali. Rafforzata ancora, perciò, la rilevanza internazionale di Eos.

Il nostro Stand si troverà presso il Padiglione/Hall Pad. 10 – Stand C400.
Vi invitiamo a venerdì a trovare in Fiera!

Maggiori info su EOS 2024 https://www.eos-show.com/

Modifica al Calendario Venatorio in Campania: Chiusura Posticipata per Tordo Sassello e Cesena

La Giunta Regionale della Campania ha emesso un avviso urgente che modifica il Calendario Venatorio 2023-2024, rispondendo all’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania. L’ordinanza, emanata il 10 ottobre 2023 dal Presidente della Terza Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale, ha stabilito la chiusura della caccia al tordo sassello e cesena entro il 10 gennaio 2024.

Questa decisione è stata presa in conformità con la disposizione giuridica n. 1721/2023, che ha allineato la data di chiusura per tordo sassello e cesena a quella precedentemente fissata per il tordo bottaccio. Tale allineamento comporta la chiusura simultanea di tutte e tre le specie entro il 10 gennaio 2024. La Giunta Regionale ha emesso l’avviso urgente per garantire l’adeguamento del Calendario Venatorio in risposta alla decisione del Tribunale Amministrativo Regionale.

Racconti: La lepre al melo “selvatico”

Quante volte ci siamo sentiti dire, “ma che fai, rincoglionisci da vecchio?” Può capitare! Diciamocelo molto onestamente. A me è capitato, i primi giorni di novembre, seguendo i miei cani per la variegata campagna della bassa toscana, dove il coltivato si alterna a boschi che possono misurarsi con le foreste più note d’Italia e d’Europa, o dove il piccolo bosco è meta ideale per la beccaccia e facile rimessa di selvaggina, dove il piano diventa improvvisamente collina, dove calanchi e dirupi si alternano con facilità ad estese vigne che producono, qui, quel grande rosso toscano, che chiamano “Chianti, Nobile, Brunello ecc.” ricercato ed apprezzato in tutto il mondo, oliveti posti nella dorsale delle colline pre-appenniniche, che ci danno quell’olio extravergine, di color verde intenso. Appunto “battendo” con l’amico e compagno di caccia, Giovanni, questo tipo di territorio avevamo incontrato un paio di scoccodanti fagiani, di quelli che, fermati dal cane, non intendono dargliela vinta e partono in colonna più rapidi di un razzo, gabbando, la rabbiosa schioppettata che gli mandiamo dietro. Possiamo immaginare, quando, lungo una siepe di rovi alta non più di quaranta centimetri, vidi la mia, ancor giovane setter Dea, in una ferma di quelle che non lasciano dubbi. Ce n’é un altro! Dissi fra me e me.

L’articolo prosegue a pagina 40 del numero 31 di Lepre, Cani e Caccia attualmente in edicola.

Libera Caccia replica all’allarme dell’Arcicaccia che teme la privatizzazione della caccia in Italia.

La lettera di Libera Caccia
Proprio allo scadere di questo 2023 è stato riportato sul web l’allarme lanciato dal presidente Christian
Maffei nel corso del Consiglio Nazionale della sua Associazione. Un allarme che riguarda il tentativo di
privatizzazione imbastito “da una parte del mondo agricolo e politico con la complicità delle maggiori
associazioni venatorie”.
Secondo la teoria del presidente Maffei, la Libera Caccia, che con i suoi 80.000 iscritti è la seconda
associazione venatoria nazionale, dovrebbe far parte di questa “combriccola” che mira a privatizzare la
caccia italiana.
Ci dispiace che l’autorevole dirigente venatorio abba non solo le idee così confuse da inserirci fra i
privatizzatori della caccia, ma anche la memoria corta, visto che dimentica la sdegnata (e preoccupata)
reazione della Anlc quando, nel luglio dello scorso anno, Coldiretti e Cncn presentarono Agrivenatoria
Biodiversitalia e che ci scatenò contro le ire di qualcuno.
La nostra fu una reazione sdegnata, perché la costituzione di una tale associazione era stata programmata
senza un minimo di concertazione preventiva con l’intero associazionismo venatorio e sponsorizzata da un
pool formato anche da alcune associazioni venatorie, fra le quali – ovviamente – non era certo presente la
Libera Caccia.
Ma era anche una reazione preoccupata perché la neo-associazione presentava, a nostro avviso, alcuni
punti oscuri e si prestava ad una pericolosa deriva privatistica di cui i cacciatori italiani non hanno davvero
bisogno.
Quindi il presidente Maffei, che ci risulta ancora sedere a fianco di alcune di queste associazioni, invece di
lanciare quegli stessi allarmi che abbiamo sollevato noi un anno e mezzo fa, farebbe bene a prendere prima
le giuste e doverose distanze da chi, secondo lui, sta tramando contro la caccia sociale, invece di rimanere
con i piedi su due staffe.

Roma, 31 dicembre 2023
Il presidente
Paolo Sparvoli

Da Federcaccia: un Appello alla Coesione e al Progresso nella Gestione Venatoria

Il presidente di Federcaccia, Massimo Buconi, ha sottolineato l’importanza di evitare polemiche e di concentrarsi sulla costruzione di un dialogo coeso e produttivo per il bene della caccia e dei cacciatori. Esprimendo apprezzamento per il Ministro Lollobrigida per la chiarezza sulla posizione del Governo riguardo alla riforma della legge sulla caccia, Buconi ha sottolineato la necessità di evitare controversie pretestuose che potrebbero danneggiare l’intera categoria.

“Da anni, Federcaccia, insieme ad altre associazioni venatorie, si impegna costantemente per un necessario aggiornamento della normativa attuale”, ha affermato Buconi. “Creare polemiche non serve a chi cerca risultati concreti per la caccia, ma solo a compattare le forze contrarie. Continueremo il nostro impegno per una riforma condivisa, basata su argomentazioni solide, che permetta una pratica venatoria sostenibile e all’avanguardia, libera da ideologie superate.”

Buconi ha concluso ribadendo l’accordo con il Ministro Lollobrigida e l’importanza di perseguire una riforma che tenga conto dei tempi, della scienza e degli interessi della comunità venatoria, evitando strumentalizzazioni e controversie dannose.