Quando la gestione incontra l’agonismo

Cremona e la sua provincia comprende ben 7 ATC. Nei giorni 29, 30 e 31 luglio 2022 nell’ATC CR4 si è svolta la prova per cani da seguita su lepre categoria singolo, coppie e mute sia per cani iscritti sia classe libera. La Sips Cremonese, in collaborazione con la sezione Federcaccia Corte de Cortesi e la stessa ATC CR4, ha organizzato questa prova in memoria del loro amico, cinofilo e giudice Renato Pescatori venuto a mancare nell’inverno del 2018 proprio mentre svolgeva la sua grande passione da cacciatore.
Nell’organizzazione della manifestazione sono coinvolte diverse persone, ognuna con il loro ruolo all’interno, da chi ha preso le iscrizioni a chi ha accompagnato i garisti sul territorio a chi ha fatto segreteria.
Nei tre giorni hanno svolto la prova 4 singoli, 17 coppie e 30 mute per giungere al termine della manifestazione giudicata da Montanari, Pataccini, Faravelli, Cristofolini, Dellagiovanna e proclamare vincitore dei singoli SINFPF Rocco con Eccellente punti 160,00 di Vargas, delle coppie i segugi italiani Bosco e Maia di Zanardi con Eccellente punti 163,00, delle mute con Eccellente punti 167,80 Julie, Viola, Peppa, Bianca e Mascherina di Domenico Cordoni.
La prova si è svolta nelle ZRC (Zone di Ripopolamento e Cattura). Le zone di ripopolamento e cattura sono definite nell’art 10/8 lett “b”, della legge 157/92 quali zone “destinate alla riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale ed alla cattura della stessa per l’immissione sul territorio in tempi e condizioni utili all’ambientamento fino alla ricostituzione della densità faunistica ottimale per il territorio”.

L’Articolo prosegue a pagina 52 del numero 27 di Lepre Cani e Caccia attualmente in edicola

Agonismo: Derby su cinghiale 2022

Nei giorni 5,6,7 maggio sono state fatte le qualificazioni e domenica 8 si è svolta la finale con i 5 miglior punteggi della manifestazione. La Pro Segugio Nazionale in collaborazione con la Pro Segugio sezione Arezzo ha organizzato dopo diversi anni di fermo causa covid il Derby (vedi regolamento pubblicato). Nei tre giorni di prova la giura scelta è stata composta da Rober Scotto, Danilo Righi, Rossano Fognani, Felice Bracco, Massimo Favo, Riccardo Laschi e Lorenzo Nobili Ambrosini. La finale è stata giudicata da giuria plurima composta da Danilo Righi, Felice Bracco, Rossano Fognani e Riccardo Laschi. Va messo in evidenza l’impegno e la grande affluenza di conduttori provenienti dalla Sardegna che hanno investito tempo e soldi, ma che hanno alla fine portato il titolo a casa.

I 5 finalisti sono:
Ulisse segugio maremmano di Franco Lai
Frizz segugio maremmano di Giuseppe Murru
Vespina segugio maremmano di Michele Marras
Vespa segugio maremmano di Gianpaolo Pompita
Cucini’s Ace segugio maremmano di Federico Cucini

L’articolo completo a pagina 24 del numero 78 di Cinghiale&Cani in edicola o in vendita online sul sito.

Agonismo: Trofeo Scarti

Il nome di questo evento è tutto un programma, organizzato dai componenti della squadra “Il Poderone 47”, da ASD Bulane e dalla sezione Anlc di Magliano, coordinatore delle qualificazioni e della finale Riccardo Papalini. Grazie al suo entusiasmo e alla sua giovane età è riuscito a coinvolgere diverse persone che insieme a lui hanno reso tutto piacevole e creando un’atmosfera di amicizia. Le qualificazioni sono state fatte nel recinto “Lamioni” con la partecipazione di 65 cani in singolo per poi scegliere i 10 migliori punteggi per fare la finale in terreno libero nell’Azienda Faunistica Venatoria di Montebottigli gestita da Davide e Giuseppina. La finale Enci è stata giudicata da Lorenzo Nobili Ambrosini nei giorni 26 e 27 aprile. La premiazione, che si è trasformata in un pranzo tra amici si è svolta alla casa di caccia della squadra il 2 giugno, senza fretta e senza furia di correre a casa stanchi dopo la fatica della prova. Insieme a Riccardo hanno accompagnato e gestito la manifestazione Diego Angontri, Giancarlo Fantoni e i fratelli Stefanelli, Federico e Filippo. Nonostante il nome un po’ ambiguo a sfidare la sorte hanno partecipato soggetti che in questo momento stanno facendo parlare di sé in tutta Italia, come sempre in queste situazioni oltre che alla sostanza ci vuole anche “fortuna”, quella che non ha avuto il cane di Mario Galletti che si è infortunato, ma nonostante tutto è stato presente alla premiazione, questo rappresenta lo spirito giusto per cui affrontare questo mondo dove è importante vincere ma anche mettersi in gioco. I conduttori dei 10 finalisti sono stati Alessandro Contri, Leonardo Cerretani, Mario Galletti, Gabriele Dettori, Giacomo Bai, Giacomo Gatti, Mangani, Stefano Maisto, Gianpiero Bernacchi e Claudio Stefanini, quasi tutti presenti il 2 giugno a ritirare il premio ma la cosa fondamentale stare insieme e parlare in modo sano di cinofilia segugistica. La premiazione fatta sotto il sole caldo di giugno in tenuta estiva per tutti è stata supportata dall’Azienda di mangimi Alfa-tec, da Guerrino con il giubbetto di protezione per cani e dalla cantina Mantellassi.

L’articolo prosegue a pagina 10 del numero 78 di Cinghiale&Cani

Agonismo: Sardegna, verifiche zootecniche

Domenica 27 Marzo in località “Su Pranu de is Frochiddos”, in agro del Comune di Samugheo (Oristano), si e’ tenuto il raduno nazionale per i cani appartenenti al gruppo 6 (segugi e cani per pista di sangue), che ha visto la straordinaria partecipare di oltre 370 segugi di tutte le razze italiane ed estere iscritte ai libri genealogici. La giornata finale è stata la il culmine di una settimana esaltante, con ben quattro giornate di verifiche zootecniche su cinghiale, anche queste organizzate dalla SIPS (Società Italiana Pro Segugio) della Sezione di Oristano.
Le prove si sono svolte nei Comuni di Cuglieri, Laconi, Macomer, Marrubiu, Neoneli, Ollastra, Paulilatino, Samugheo, Scanu di Montiferro, Truschedu, Villanova e Villaurbana. Nella giornata conclusiva del 22° Campionato regionale Sardo e del 3° Gran Trofeo Sips Sardegna per cani da seguita su cinghiale sono stati premiati i soggetti delle categorie singolo, coppia e muta che si sono distinti nelle varie prove di lavoro, valutati dagli Esperti Giudici Enci Arca, Bracco, Campus, Deledda, Favo, Laschi, A. Murgia, G. Murgia, Saccu e Scotto.

L’articolo prosegue a pagina 12 del numero 77 di Cinghiale&Cani attualmente in edicola.

Agonismo: Cilento territorio per segugi

Sacco regala una magnifica vista panoramica sugli Alburni. Da brividi affacciarsi dal ponte sull’orrido sottostante dove, sul fondo, il percorso della gola taglia un foltissimo bosco di macchia mediterranea. Da Sacco si scende a piedi o in auto fino all’inizio del sentiero mappato del Parco, breve e senza difficoltà. Il sentiero procede tra l’ombra di faggi e castagni, tra rovi, rivoli e, talvolta, greggi di pecore al pascolo. Una tradizione, quella dei pastori, che continua immutata fin dall’età del bronzo, come dimostrano i resti di una comunità preistorica ritrovati nella vicina Grotta di Jacopo. Nelle acque limpide e incontaminate del Sammaro vive indisturbata la lontra, mammifero a rischio estinzione che qui trova il suo habitat ideale. La purezza dell’acqua si sposa con il bianco delle rocce ed abbaglia chi cammina sulle sponde.
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Nel weekend di metà marzo quasi alle porte della primavera il sabato con 5 batterie di singoli e la domenica con 5 batterie di coppie si è svolto il Gran Trofeo Monte Pruno censimento-monitoraggio su cinghiale con CAC nei comuni di Roscigno, Laurino e Piaggine in provincia di Salerno.
Al termine di ogni giornata è stata fatta la premiazione delle singole batterie e degli assoluti categoria singolo e categoria coppia. Il singolo vinto da Zara segugio maremmano di Franco Verace accende al Canicom Cup 2023. Il corpo giudicante che è stato chiamato per respirare aria campana era formato da Rober Scotto, Gianluca Di Giannantonio, Stefano Federighi, Nicola Luzzi e da Lorenzo Nobili Ambrosini; un ringraziamento a tutti gli accompagnatori e all’organizzazione che non ha fatto mancare a tavola la tipica mozzarella insieme ai piatti tipici del posto.

L’articolo prosegue a pagina 30 del numero 77 di Cinghiale&Cani in edicola

Agonismo: Il Trofeo Ermenegildo Fioravanti e Campionato Regionale Abruzzese

Regolamento coppie e mute con CAC su lepre
Il Trofeo regionale intitolato a Gildo Fioravanti è suddiviso in tre fasi:
1) Qualificazioni
2) Semifinale
3) Finale
Classe mute: la formazione della muta iscritta alla prima prova di qualificazione deve essere mantenuta per tutta la durata del trofeo con la possibilità di indicare 2 riserve. L’uso delle riserve è consentito ma senza aumentare il numero dei componenti della muta stessa.
Es: se un concorrente nella prima verifica alla quale partecipa iscrive e scioglie una muta di 8 soggetti ha la possibilità nelle verifiche successive di ridurre il numero dei cani fino ad un numero di 4. Un soggetto può partecipare in una sola classe, coppie o mute e può far parte di un solo equipaggio. Un soggetto può essere indicato come riserva in un solo equipaggio ed in una sola classe. La modalità di assegnazione dei punteggi di qualificazione differisce dal punteggio assegnato dal giudice come di seguito esplicato: 1° di batteria 100 PUNTI; 2° di batteria 90 PUNTI; 3° di batteria 80 PUNTI; 4° di batteria 70 PUNTI; 5° di batteria 60 PUNTI.
In caso di parità si procede con il calcolo dei punteggi assegnati dal giudice sulla scheda di giudizio, ed in caso di ulteriore parità avrà diritto di accesso la muta con il soggetto più giovane.
Avranno accesso alle semifinali le prime 12 mute qualificate, mentre avranno accesso alla finale le mute con 1° di batteria o miglior secondo o miglior terzo o miglior risultato di accesso dalla semifinale fino al raggiungimento dei 3 equipaggi.

L’articolo prosegue a pagina 54 del numero 26 di Lepre Cani e Caccia

Agonismo: 8° Trofeo Sips a squadre

Nel weekend di metà febbraio nel bellissimo territorio umbro che ricopre la provincia di Perugia, nel dettaglio Deruta, Todi, Torre Certalda, Montelabbate, San Cipriano, Le Ville e Poggio Manente la Sips di Perugia ha organizzato l’ottava edizione del trofeo a squadre. Il sabato ci sono state 39 coppie, la domenica 57 mute suddivise in 12 batterie. La giuria, composta da Gastone Zani, Giancarlo Fiaschetti, Generoso Monti, Roberto Corbucci, Andrea Paliotta, Elena Marcaletti, Lorenzo Mapelli, Vincenzo Di Ciurcio, Enrico Gianfelice, Marcello Dante e Rossano Fognani ha avuto modo di sentire i segugi dei vari conduttori che si sono iscritti all’evento.
Sia il sabato che la domenica oltre all’assegnazione dei primi di batteria e la premiazione delle squadre arrivate sul podio è stato assegnato il premio per il Memorial Mario Mazzalupi al soggetto con il punteggio più alto della giornata. Purtroppo a fine del 2021 Mario Mazzalupi ci ha lasciato, il ricordo commosso di Roberto Pigliacelli, in quanto Mario è stato uno dei fondatori della sezione della pro segugio di Perugia e grande cinofilo segugista, si percepisce nella sua voce mentre si rivolge al figlio di Mario che è presente alla manifestazione e che ha consegnato il premio.
Nel 2014 avevo avuto la fortuna di intervistare Mario nella sua terra di Macerata con i suoi segugi e quando ho appreso la notizia la mente è subito tornata a quella bellissima passeggiata mentre ascoltavo i suoi racconti delle vittorie e delle sconfitte nel mondo agonistico prima con i cavalli poi con i segugi. Sia sabato che domenica sono state ottenute diverse qualifiche ma portano a casa il premio le squadre composte da conduttori che con la sommatoria hanno ottenuto maggior punteggio.

L’articolo prosegue a pagina 22 di Lepre Cani e Cacci attualmente in edicola.

Agonismo: La ripartenza

L’atmosfera che si respira nella prova Enci, per cani da seguita su cinghiale categoria singolo in terreno libero con CAC a Montevarchi in provincia di Arezzo è di serenità e di complicità.
Causa Covid in provincia di Arezzo non si facevano prove dal 2019 in quanto ogni volta si sperava di poterla fare ogni volta il Governo metteva davanti la pandemia. Finalmente, sempre con le dovute precauzioni e indicazioni da rispettare nei giorni di venerdi 8 sabato 9 e domenica 10 aprile nel Valdarno e nello specifico nei Comuni di Bucine e di Montevarchi in provincia di Arezzo si è svolta la prova Enci. Il carico di documentazione e di responsabilità non ha fermato il Presidente della sezione di Arezzo della Prosegugio Adriano Giannini che con tutto il Consiglio ha portato avanti la decisione di combattere ogni paura e di confermare e organizzare la manifestazione.
Dal giovedi sera con l’arrivo dei Giudici da tutta Italia, isole comprese è iniziata la festa.
Giovanni Gennari dalla provincia di Parma, Stefano Federighi dalla provincia di Livorno, Danilo Righi dalla provincia di Grosseto, Giovanni Brumana dalla Svizzera, Riccardo Laschi dalla provincia di Firenze e Antonio e Gianluca Murgia dalla Sardegna.
L’accoglienza e la disponibilità della squadra di caccia al cinghiale “I Falchi del Torrione” di Luciano Pianigiani non ha avuto limiti per nessuno.

I concorrenti giunti da tutta Italia, ognuno con le sue abitudini, si sono amalgamati senza problemi alla realtà del territorio. Con 7 batterie il venerdi, 5 il sabato e 7 la domenica ed un totale effettivo di 96 cani.

L’articolo completo è pubblicato a pagina 48 del numero 77 di Cinghiale&Cani in edicola.

Cinofilia: Una piacevole coincidenza

Quando si dice che bisogna essere al posto giusto al momento giusto, parole non potrebbero essere più appropriate ad una situazione in cui ci siamo trovati.
Una gita fuori porta non prevista si è trasformata in un’occasione irripetibile e piena di emozioni, mentre tutti si riposavano nel pomeriggio, nei giorni di prova per cani da seguita su lepre in compagnia di Giuseppe facciamo un salto nel posto dove la squadra Valle A stava cacciando.
Davanti a noi si è presentato uno scenario da fiaba, una zona dove era scesa la neve pochi giorni prima e che grazie al sole si stava sciogliendo permettendo di cacciare, ci rendiamo conto che i segugi erano sul cinghiale e che stavano abbaiando a fermo facendo rimbombare le loro voci nei calanchi della zona di Castel Trosino nell’ATC AP2. A vista vediamo i cani sull’animale, qualche colpo e poi nuovamente i cani in seguita. A fine giornata la battuta ha prodotto 5 animali e un gran divertimento. Mentre stavano finendo di sistemare riusciamo a fare una foto di gruppo con Simone e Stefano Angelini, Alberto Losani e Matteo Parissi che ringraziamo per la bellissima avventura anche se veloce ma intensa.

L’articolo prosegue a pagina 10 del n. 26 di Lepre cani e Caccia

Gestione: La peste suina

Come già accennato nell’editoriale non potevamo ignorare questo nuovo fenomeno che ci troviamo a gestire. Se il Covid-19 ci ha tenuti lontani per un contagio tra persone ora la PSA (peste suina africana) ci obbliga a stare a casa per un contagio tra animali.
A volte penso di essere su “scherzi a parte”, perché è decisamente ridicolo e quasi paranormale che ci stiamo appena riprendendo dalla pandemia del Covid-19 con vaccini e green pass ed ora ci ritroviamo terrorizzati dalla peste suina africana. In questo articolo cercheremo di dare le informazioni utili e importanti per capire di cosa stiamo parlando. Se agli inizi del 2020 tanti si sono improvvisati viriologi per le persone oggi altrettanti pensano di sapere tutti su gli animali. Sarebbe utile lasciare che ognuno facesse il suo dovere per gli studi che ha fatto.
(foto di Giordano Tognarelli)

Malattia
Che cos’è

La Peste suina africana (PSA) è una malattia virale, altamente contagiosa e spesso letale, che colpisce suini e cinghiali, ma che non è trasmissibile agli esseri umani. È una malattia con un vasto potenziale di diffusione e pertanto una eventuale epidemia di PSA sul territorio nazionale comporta pesanti ripercussioni sul patrimonio zootecnico suino, con danni ingenti sia per la salute animale (abbattimento obbligatorio degli animali malati e sospetti tali), che per il comparto produttivo suinicolo, nonché sul commercio comunitario ed internazionale di animali vivi e dei loro prodotti (dai Paesi infetti è vietato commercializzare suini vivi e prodotti suinicoli). L’Organizzazione mondiale per la sanità animale ed il Nuovo Regolamento di sanità animale della Commissione Europea annoverano la PSA nella lista delle malattie denunciabili: qualunque caso, anche sospetto, deve essere denunciato all’autorità competente, come previsto già dal l Regolamento di polizia veterinaria – DPR n. 320 del 8.2.1954 art.1.

L’articolo prosegue a pagina 24 del numero 76 di Cinghiale&Cani attualmente in edicola